Memorie del sottosuolo: Monastero di San Benedetto
Informazioni di contesto
La scuola
Denominazione
I.I.S.S. “GORJUX-TRIDENTE-VIVANTE”
Telefono
080.5461463
Mail istituzionale
bais03700e@istruzione.it
Indirizzo
Via Raffaele Bovio, s.n.c. – Bari (BA)
Sito web
https://www.istitutogorjuxtridentevivante.edu.it.edu.it/
Numero di studenti
835
Indirizzi di studio
Tecnico Economico Turistico – Tecnico Economico AFM e SIA – Tecnico Tecnologico Informatica e Telecomunicazioni – Tecnico Tecnologico Grafica e Comunicazione – Professionale Commerciale opzione Sportiva/Web Community/Turismo sostenibile –
Docenti coinvolti nel progetto
Ruolo / Classe di concorso – Ore
- Docente referente di inglese (cl. A024) – 50h
- Docente referente di matematica (cl. A026) – 50h
- Docente di lettere (A012) – 20h
- Docente di laboratori tecnici (B022) – 25h
- Docente di Geografia Turistica (A021) – 10h
- Docente di Religione (LSS Religione Scuola Superiore) – 5h
Informazioni di progetto
Si chiamano ipogei e sono abitazioni, chiese o luoghi di lavoro sotterranei scavati dall’uomo, generalmente in epoca medievale. Sono tipici dell’area mediterranea e si trovano anche a Bari, solo che nel capoluogo pugliese acquistano una fisionomia diversa da tutti gli altri presenti in Italia. «Solo a Bari troviamo ipogei con atrio e criptoportico, cioè un portico sotterraneo intorno a cui si snodano i vari ambienti – afferma lo storico Sergio Chiaffarata -. Esempi simili sono rintracciabili solo nelle “abitazioni a pozzo” della Libia o della Tunisia».
Gli ambienti ipogei oggetto della nostra lavoro di approfondimento e valorizzazione, versano parzialmente in stato di abbandono oppure sono preclusi all’accesso da parte dei cittadini e dei turisti. Pertanto il nostro Istituto ha preso a cuore il destino di queste testimonianze storiche del territorio e, traendo spunto da una mappa realizzata dallo storico Sergio Chiaffarata, Antonino Greco e Carlo dell’Aquila, intende divulgare le peculiarità di questi siti, valorizzandoli attraverso l’utilizzo delle tecnologie più innovative.
Tali ambienti si trovano nei Municipi in cui sono ubicate due delle tre sedi del nostro Istituto (Municipio 1 e Municipio 2 della Città Metropolitana di Bari).
L’oggetto TRIALOGICO
Il monumento, il museo, l’attività, lo scenario o gli aspetti caratteristici del territorio, in cui è inserita la scuola, oggetto delle narrazioni multimediali
Breve descrizione e ragioni della scelta
Si chiamano ipogei e sono abitazioni, chiese o luoghi di lavoro sotterranei scavati dall’uomo, generalmente in epoca medievale. Sono tipici dell’area mediterranea e si trovano anche a Bari, solo che nel capoluogo pugliese acquistano una fisionomia diversa da tutti gli altri presenti in Italia. «Solo a Bari troviamo ipogei con atrio e criptoportico, cioè un portico sotterraneo intorno a cui si snodano i vari ambienti – afferma lo storico Sergio Chiaffarata -. Esempi simili sono rintracciabili solo nelle “abitazioni a pozzo” della Libia o della Tunisia».
Gli ambienti ipogei oggetto della nostra lavoro di approfondimento e valorizzazione, versano parzialmente in stato di abbandono oppure sono preclusi all’accesso da parte dei cittadini e dei turisti. Pertanto il nostro Istituto ha preso a cuore il destino di queste testimonianze storiche del territorio e, traendo spunto da una mappa realizzata dallo storico Sergio Chiaffarata, Antonino Greco e Carlo dell’Aquila, intende divulgare le peculiarità di questi siti, valorizzandoli attraverso l’utilizzo delle tecnologie più innovative.
Tali ambienti si trovano nei Municipi in cui sono ubicate due delle tre sedi del nostro Istituto (Municipio 1 e Municipio 2 della Città Metropolitana di Bari).
Obiettivi generali della ricerca e degli interventi
Ri-scoperta, valorizzazione e divulgazione storico-scientifica ed artistica degli ambienti ipogei oggetto di studio e approfondimento, al fine della loro salvaguardia e rivalutazione. Tali processi mirano a generare opportunità occupazionali e sviluppo della competenza di imprenditorialità delle giovani generazioni in ambito turistico e culturale.
Sito web o riferimenti multimediali (eventuali)
www.istitutogorjuxtridentevivante.edu.it
Attività previste
(tipo di indagini, approfondimenti, sopralluoghi, documentazioni, dossier, …)
Era il 1985 quando le ricerche degli studiosi Carlo Dell’Aquila e Francesco Carofiglio portarono a Bari al censimento di 55 siti ipogei, cioè abitazioni sotterranee e chiese rupestri scavate nella roccia. Secondo rilievi più recenti, questo patrimonio artistico sarebbe ben più corposo e i siti supererebbero abbondantemente il centinaio. Questo corposo lavoro di recupero ha suscitato la curiosità e la volontà di intervento con i seguenti prodotti e attività:
VISITA E ATTIVITA’ DI RICERCA NEL SEGUENTE IPOGEO:
MONASTERO IPOGEO DI SAN BENEDETTO E CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
REALIZZAZIONE DEI SEGUENTI PRODOTTI TRIGITALI (Trialogico-Digitali)
Video illustrativi 360° dei siti archeologici oggetto di indagine;
Reportage fotografico e fotografie 360°.
Eventi di presentazione del lavoro di indagine e ri-scoperta degli ambienti ipogei più significativi.
Oggetti multimediali in realtà aumentata per la fruizione da parte del cittadino e del turista (informazioni sulla storia degli ipogei e loro funzione);
Collaborazione/Supervisione: AANT di Roma.
Artefatti/oggetti trialogici intermedi per la condivisione in itinere tra classi e scuole
➢ Fotografie;
➢ Documentazione realizzata in itinere e al termine del lavoro (Diario di bordo);
➢ VIDEO illustrativi dei siti archeologici oggetto di indagine;
➢ Oggetti multimediali realizzati in realtà aumentata.
➢ Power Point: PROGETTO TRIGITALE VERSIONE ITALIANA
➢ Power Point: PROGETTO TRIGITALE VERSIONE INGLESE
➢ Power Point: GLI IPOGEI
Artefatti/oggetti trialogici finali da condividere: il prodotto
“Ambienti ipogei a Barivecchia: il Monastero di San Michele in Realtà Virtuale VR”
nasce dalla sinergia di una molteplicità di persone ed enti. Punto di partenza è stato
il finanziamento di STEAM “TRIGITALE”, progetto del Piano Nazionale Scuola
Digitale presentato dal Liceo Don Milani di Romano di Lombardia (BG) a nome di 8
scuole della Rete Dialogues, rete di scuole italiane alla quale appartiene anche
l’I.I.S.S. “R.GORJUX-N.TRIDENTE-C.VIVANTE” di Bari. Nasce così il percorso di
ricerca che ha portato alla ri-scoperta del sito ipogeo della Chiesa di San Michele,
progetto autonomo ma parallelo a quello di altre 6 scuole italiane site in Catania,
Roma, Arezzo, Bergamo, Settimo Torinese. Il nostro Istituto, l’I.I.S.S. “R.GORJUX-
N.TRIDENTE-C.VIVANTE”, ha visto gli alunni delle classi V sez. ATG e V sez. A
TUR (a.s. 2022/23) declinare l’idea progettuale di triangolare scuola-digitale-
territorio in un prodotto in Realtà Virtuale VR che consentirà agli abitanti, ai turisti
e ai visitatori una migliore fruizione del sito ipogeo della Chiesa di San Michele che
si trova in ambiente sotterraneo rispetto al Monastero di San Benedetto, sito di
grande interesse storico-culturale della città di Bari. La costruzione di questo
prodotto in realtà virtuale ha generato un viaggio dal passato al futuro attraverso le
tecnologie XR più all’avanguardia. Le studentesse e gli studenti hanno accettato la
sfida con impegno ed entusiasmo anche perché guidati da docenti ed esperti esterni
ingegneri meccanici/informatici ed archeologi di grande valore, dall’Accademia di
Arti e Nuove Tecnologie di Roma che ha guidato gli studenti nell’ottimizzazione del
prodotto finale, dalla Fondazione Querini-Stampalia di Venezia, l’Arcidiocesi di
Bari-Bitonto, proprietaria dell’immobile, che ne ha consentito l’accesso nonché la
Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari che ha consentito l’accesso
al Chiostro di san Benedetto, luogo inaccessibile a cittadini e visitatori. Abbiamo
creato una squadra motivata che ha “scavato” nel passato della città per
consegnarne un piccolo pezzo ai visitatori del presente e del futuro. Abbiamo
investito energie e entusiasmo, studiando, osservando, ascoltando. Abbiamo ri-
amato e ri-scoperto la nostra terra: ci sembrava di conoscerla bene e, invece, questo
percorso di lavoro e cooperazione ci ha immersi nello studio delle fonti storiche che
hanno aperto visioni inattese.
Siamo felici e orgogliosi di presentare questo prodotto.
Le classi coinvolte
Classe | N. studentesse | N. studenti | Totale studenti |
V BTG | 9 | 11 | 20 |
V A TUR | 7 | 9 | 16 |
Totale | 36 |
Quali degli obiettivi target dell’Agenda ONU 2030 individuati nell’Accordo di rete si prevede di trattare e con quali azioni
(Inserire descrizione sintetica del collegamento con l’obiettivo/target. Non è necessario affrontare tutti gli obiettivi)
4 Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.
4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale.
Le attività coinvolgono i ragazzi in percorsi operativi. L’ambiente operativo è tipico di contesti professionali: i complicati processi di negoziazione con le istituzioni locali e di rilascio delle necessarie autorizzazione (per l’installazione dei QRcode), le molteplici relazioni con esperti, esercenti di attività commerciali, ricreative e ristorative della zona.
4.5 Entro il 2030, eliminare le disparità di genere nell’istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli d’istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità, le popolazioni indigene e i bambini in situazioni vulnerabili.
Nel progetto tutti gli studenti sono stimolati ad essere autori senza alcuna distinzione di genere e a potenziare le loro conoscenze scientifiche e tecniche per la realizzazione del prodotto trialogico.
4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale.
4.5 Entro il 2030, eliminare le disparità di genere nell’istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità, le popolazioni indigene e i bambini in situazioni vulnerabili.
Nel progetto tutte le studentesse e gli studenti saranno stimolati ad essere protagonisti e parte attiva ognuno con un proprio ruolo ben definito e la visibilità del lavoro di ognuno costituirà una rappresentazione concreta dell’idea di inclusione e di pari accesso ad ogni opportunità.
4.7 Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.
Il progetto è una palestra di educazione alla sostenibilità. Le scelte operative che si effettuano richiedono ricerche e consultazioni di materiale, analisi, verifiche sul campo. E sarà proprio attraverso queste ricerche e verifiche sul campo che gli alunni comprenderanno in che modo gli effetti del tempo ma soprattutto dell’incuria degli abitanti di un luogo per la propria storia e per il proprio territorio possano nuocere al territorio stesso nonché a preservare memoria delle radici di un gruppo etnico specifico.
5 Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze.
L’IISS “Gorjux-tridente-Vivante” in tutte le sue componenti, crede fermamente nelle pari opportunità pur riconoscendo l’unicità di ogni essere umano. In quanto Istituto Tecnico Tecnologico annovera tra i suoi iscritti sia alunne che alunni per i quali predispone identica tipologia di offerta formativa nonché identiche attività extra-curricolari. In particolare, l’Istituto è impegnato a scardinare dalla mentalità dei suoi iscritti qualsivoglia stereotipo di genere nella convinzione che il pensiero originale e creativo, così come la capacità di gestire la tecnologia non abbiano nulla a che vedere con il genere biologico. Di recente l’istituto ha promosso corsi di pilotaggio di drone destinati a tutte le alunne e gli alunni frequentanti il Quinto anno dell’Istituto Tecnico Tecnologico per la Grafica e Comunicazione. L’Istituto ha anche partecipato, insieme ad altri Istituti della Città Metropolitana, ad un’iniziativa dell’Aeronautica Militare Italiana che prevedeva un percorso di studi di alcune settimane. Al termine dei lavori, una nostra alunna si è classificata tra primi 10 (8° posto) e ha avuto l’opportunità di pilotare un aereo militare. Questo a dimostrazione di quanto già l’istituto è impegnato in questa direzione.